Come fu che la Biennale di Venezia diventò un circo, di Maurizio Cecchetti

18,00 14,40

  • Autore: Maurizio Cecchetti
  • Editore: Medusa Edizioni
  • Collana: Wunderkammer
  • Formato: Brossura
  • Pubblicato: 15 aprile 2024
  • Pagine: 178
  • Lingua: Italiano
  • Isbn: 9788876984808

Descrizione

Questo breve pamphlet è uscito per la prima volta nel 2019, l’anno che chiudeva la ventennale presidenza della Biennale di Venezia, arte e architettura, di
Paolo Baratta, economista e manager che ha reso l’istituzione veneziana una sorta di palcoscenico mondiale dell’arte, che ogni due anni circa ha portato in Laguna le tendenze e i personaggi più affermati della scena internazionale. In realtà, quei vent’anni sono stati attraversati da eventi e fenomeni che hanno imposto le loro regole anche all’arte, basti dire dell’attentato alle Twin Towers che portò a cascata guerre e tragedie che ancora oggi subiamo di riflesso con i movimenti planetari delle popolazioni, la globalizzazione, il cambio radicale dei regimi politici e delle logiche della comunicazione. Gli ultimi anni poi sono stati segnati dal dilagare del Covid, il virus, di cui ancora conosciamo poco e male l’origine, che ha ucciso alcuni milioni di persone e arricchito le realtà farmaceutiche e i sistemi sanitari mondiali. Per finire, la guerra in Ucraina e in Palestina. Osservando come questi temi, compreso quello ecologico e ambientale, entrino nel discorso artistico è lecito pensare che l’arte oggi si pieghi a sociologia, economia, psicologia, politica; e che la Biennale giochi su questi mutamenti diventando un circo planetario dove la grande tradizione estetica è impoverita dalla comunicazione o da idee pretestuose. E anziché ritrovare l’aura di un tempo non troppo lontano gli artisti inseguono la crisi attuale dei valori estetici che ci allontana dall’arte.

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