Dieci interviste con William Faulkner.
- Traduttore: G. Rossi
- Editore: Medusa Edizioni
- Collana: Polaroid
- Anno edizione: 2014
- In commercio dal: 18 giugno 2014
- Pagine: 125 p., Brossura
- EAN: 9788876982965
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Dieci interviste con William Faulkner.
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Le leggende che circondano l’uomo Faulkner lo ritraggono precisamente come un “uomo del Sud”, completamente immerso nel mondo rurale dell’arcaico Mississippi marcato dall’economia coloniale della ricostruzione post-bellica. Letterariamente, Faulkner era un moderno con le carte in regola. Oltre a Proust e Bergson, conosceva Mann, Joyce, Kafka, e Valéry. Ma il tragitto mentale da Oxford, Mississippi, fino a Parigi o a Praga gli costava meno fatica di un viaggio fisico alle porte di Washington. Per lui, come per molti bianchi e neri della sua terra, il resto degli Stati Uniti, fosse Hollywood o New York, era all’incirca un paese straniero. Rifiutò un invito alla Casa Bianca perché affrontare una trasferta, peraltro non molto impegnativa, da Charlottesville in Virginia (dove allora abitava) fino a Washington gli sembrava una fatica eccessiva solo per andare a cena, come disse, “con degli estranei”. Assunto a Hollywood come sceneggiatore, chiese a un produttore se poteva lavorare anche da casa. Quando il produttore gli disse di sì, la prima cosa che Faulkner fece fu di andare all’aeroporto e tornare subito a Oxford. Durante una partita di caccia con Howard Hawks e Clark Gable, resosi conto che la conversazione verteva sugli scrittori americani, si presentò come uno dei maggiori scrittori viventi. Divertito, Gable gli chiese: “Oh, lei scrive?”. Faulkner rispose: “Certo, signor Gable. E lei che cosa fa?” Prefazione di Alessandro Carrera.
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